La saliva è composta da acqua al 99%, mentre il restante 1% consiste in una varietà di composti organici e inorganici che conferiscono a questo fluido caratteristiche biologiche notevoli. Negli ultimi anni, in diversi campi della clinica medica sono state proposte metodiche diagnostiche basate su test salivari di tipo qualitativo e quantitativo.
Una malattia sistemica a cui la ricerca, anche in ambito odontoiatrico, guarda con grande interesse è di certo quella diabetica.
Il 10-30% dei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 si trova soggetto a xerostomia, legata alla poliuria (quindi alla disidratazione) o ad alterazioni della membrana basale delle ghiandole salivari. Altri autori trovano la ragione nelle alterazioni ormonali o, ancora, nella neuropatia diabetica. Secondo alcuni, si osserverebbero anche alterazioni nella composizione del fluido, con incremento della concentrazione di glucosio e del contenuto di mucina, e una diminuzione di molecole antimicrobiche. Il paziente si trova esposto a diverse problematiche odontoiatriche: carie, patologie delle mucose, alterazioni del gusto e altro ancora.
continua a leggere https://www.ildentistamoderno.com/xerostomia-nel-paziente-diabetico/