1 TRANQUILLIZZARE
IL TRAUMATIZZATO ED I FAMILIARI
2 DETERGERE
LA ZONA TRAUMATIZZATA CON GARZE BAGNATE CON SOLUZIONE FISIOLOGICA O ACQUA
3 TAMPONARE
SE È POSSIBILE, LA ZONA FERITA CON GARZE O FAZZOLETTO, CONTROLLANDO COSì IL SANGUINAMENTO
4 APPLICARE
IMPACCHI FREDDI (BORSA DEL GHIACCIO) SUL VISO IN CORRISPONDENZA DELLA ZONA COLPITA
5 AVULSIONE O FRATTURA DELLA CORONA
DENTI PERMANENTI:
RECUPERARE GLI ELEMENTI DANNEGGIATI DAL TRAUMA DAL LUOGO DELL’INCIDENTE E CONSERVARLI IN UN LATTE, SOLUZIONE FISIOLOGICA O SALIVA.
DENTI DA LATTE:
NON È NECESSARIO RECUPERARE GLI ELEMENTI DANNEGGIATI IN QUANTO RISULTA IMPOSSIBILE IL LORO RIPOSIZIONAMENTO
6 CONSULTARE
IL DENTISTA DI FIDUCIA O UN CENTRO SPECIALIZZATO IN CASO DI AVULSIONE, FRATTURA O LUSSAZIONE, ENTRO 2-4 ORE DAL TRAUMA
Il dentista effettuerà
A) Esame clinico:
Le informazioni che devono essere raccolte derivano dall’osservazione attenta del quadro clinico e della dinamica che ha generato il trauma. Particolare interesse deve essere dedicato alla zona colpita dal trauma e alla valutazione dell’estensione dello stesso ad elementi dentali e strutture di supporto vicine. E’ importante sin dalla primissima osservazione valutare quale sia il grado di interessamento dei tessuti duri e di supporto per poter predisporre un piano di trattamento che sia rispettoso delle modalità di guarigione biologica dei tessuti interessati. Una corretta pianificazione del trattamento deve infatti tenere in considerazione sia l’entità del trauma dal punto di vista quantitativo (estensione del trauma) che qualitativo (tessuti interessati).
B) Esame radiografico:
Rx periapicale
Piano occlusale superiore e/o inferiore
Rx extraorale
Ortopantomografia e MCT Rx periapicale.
l’Rx endorale viene usata di routine e sono raccomandate più angolazioni.Questa indagine radiografica è essenziale per determinare anche lo stadio di formazione radicolare e prevede diverse angolazioni per ogni singolo dente traumatizzato, secondo una proiezione standard. L’Rx extraorale è utile se si associa la dislocazione di un frammento dentario (frattura corono-radicolare con lacerazione labiale o della mucosa orale). L’ortopantomografia è indicata ogni volta si sospetti di una frattura dei mascellari o venga riscontrato un problema dell’articolazione temporo-mandibolare (traumi multipli). La micro-craniotomografia (TAC combine) è estremamente utile nella diagnosi delle fratture radicolari, specie se oblique; la ricostruzione 3D permette al clinico di definire con grande precisione la tipologia e l’estensione della lesione traumatica.
C) Esami strumentali:
Esami fotografici
Test di sensitività pulpare
La raccolta delle immagini del viso e dell’area traumatizzata e delle sequenze cliniche va effettuata. Le fotografie dovrebbero essere ripetute ai controlli sempre con le stesse proiezioni e lo stesso ingrandimento per facilitare la comparazione. I test di sensitività pulpare sono importanti per determinare l’estensione del trauma, lo stato del livello riparativo e la predicibilità di complicanze. Esistono diverse procedure, ognuna delle quali ha una propria sensibilità, specificità e precisione.
I test iniziali eseguiti subito dopo una lesione traumatica frequentemente danno risultati negativi: tali risultati potrebbero solo indicare una mancanza transitoria di risposta pulpare dovuta allo shock traumatico. Controlli di follow-up sono necessari per porre una diagnosi sullo stato pulpare definitivo. Come sopra ricordato è importante monitorare la vitalità pulpare degli elementi vicini alla zona del trauma per stabilire una loro eventuale e purtroppo non infrequente compromissione.
D) Istruzioni per il paziente:
Una buona guarigione seguente ad una lesione dei denti e dei tessuti orali dipende, in parte, da una buona igiene orale. I pazienti vanno consigliati su come trattare i denti che hanno subito un trauma. Il lavaggio con uno spazzolino morbido e lo sciacquo con clorexidina allo 0,1% sono consigli utili per prevenire l’accumulo di placca che danneggerebbe i processi di guarigione tissutali.