Oggigiorno non è infrequente per l’odontoiatra doversi confrontare con quadri anamnestici particolari e di interesse prettamente specialistico. È giusto ribadire, in tal senso, la fondamentale importanza della raccolta di un anamnesi completa, comprendente anche dati che il paziente potrebbe non correlare con l’attività clinica del dentista.
Parlando ad esempio di cardiologia interventista, l’impianto di un pacemaker costituisce la risposta terapeutica a un ampia varietà di condizioni patologiche, comprendenti sindrome del nodo del seno (nota anche come sindrome bradi-tachi o sindrome del nodo malato), fibrillazione atriale con disfunzione sinusale, blocco atrioventricolare di terzo grado, incompetenza cronotropa, sindrome del QT lungo; l’uso di uno stimolatore a doppia camera, inoltre, è indicato nella terapia di resincronizzazione cardiaca.
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